I Pink Floyd, Stanley Kubrick e la leggenda di 2001: Odissea nello spazio




Oggi non voglio parlarvi di un film, ma di una delle leggende tra cinema e musica che trovo più intriganti, ovvero il legame tra Stanley Kubrick e i PinkFloyd, e in particolare le coincidenze tra la canzone Echoes e il finale del monumentale 2001: Odissea nello spazio.

Prima di passare alla leggenda di questo legame, è bene menzionare quali sono stati i rapporti ufficiosamente accertati tra i Pink Floyd e Kubrick. O meglio tra Kubrick e Roger Waters. L'unica reale occasione di collaborazione è stata in Arancia meccanica, Kubrick contattò la band per utilizzare la traccia Atom Heart Mother, tratta dall'album omonimo, ma il gruppo rifiutò. Aldilà delle voci che circolano riguardo al rifiuto, tra cui quella che il gruppo temeva che il contenuto del film potesse ulteriormente danneggiare l'immagine della band (specialmente riguardo la vicenda legata a Syd Barrett), il reale motivo del rifiuto fu l'uso che il regista avrebbe fatto della traccia. La canzone dura quasi 24 minuti, e Kubrick aveva chiesto il permesso di usarla e, se necessario, editarla a proprio piacimento, vista l'incertezza stessa del regista su quale segmento usare. Fu questa indecisione, e il timore di vedere la canzone in qualche modo alterata, a convincere il gruppo a rifiutare. Waters in seguito disse che questo fu uno dei suoi errori peggiori, pur aggiungendo recentemente che “maybe it's just as well it wasn't used after all”, e cioè che in fin dei conti “forse è stato un bene che non sia stata usata”. Ad ogni modo, Kubrick inserì comunque Atom Heart Mother in Arancia meccanica, rendendo la copertina visibile nel negozio di dischi musicali del film, assieme a quella della colonna sonora di 2001: Odissea nello spazio e del Magical Mystery Tour dei Beatles.

Una ventina di anni dopo, nel 1992, Roger Waters chiederà a Kubrick di poter usare la voce di HAL 9000, il celebre computer di Odissea nello spazio, per inseriral nella traccia Perfect Sense – Part I del suo terzo album da solista Amused to Death (quindi evento non direttamente legato ai Pink Floyd). Stavolta è il turno del regista di rifiutare, con la motivazione che una sua concessione avrebbe aumentato le richieste di molte altre persone. Waters, interpretando il rifiuto come una vendetta di Kubrick per la mancata concessione di Atom Heart Mother, rispose in modo poco cortese, registrando un messaggio al contrario diretto a lui, ascoltabile proprio in Perfect Sense – Part I

"Julia, however, in the light and visions of the issues of Stanley, we changed our minds. We have decided to include a backward message. Stanley, for you, and for all the other book burners."

ovvero

“Julia, comunque alla luce di quanto deciso da Stanley, noi abbiamo cambiato la nostra idea. Abbiamo deciso di includere un messaggio al rovescio. Stanley, per te, e per tutti coloro che bruciano i libri”.

Echoes e 2001: Odissea nello spazio

Questa presunta correlazione è stata “scoperta” con l'uscita, nel 2003, del Director's cut del film Pink Floyd: Live at Pompeii. La canzone Echoes è spezzata in due tronconi, uno in apertura e uno alla chisura del film. In questo nuovo montaggio, con quasi mezz'ora in più rispetto all'originale del 1972, soprattutto incentrate sulla registrazione di The Dark Side of the Moon, sono state introdotte nuove sequenze in computer graphic a tema spaziale. Aldilà dell'album appena citato, il rapporto dei Pink Floyd con lo spazio è sempre stato in qualche modo interessante, basti pensare al fatto che la BBC durante lo storico atterraggio dell'Apollo 11 sullaLuna nel 1969, scelse di accompagnare l'evento proprio sulle note diMoonhead. Specialmente nella prima parte di Echoes, vi sono alcuni frammenti che sembrano richiamare il film di Kubrick, ho fatto uno screenshot di quello che a mio parere è il frame più somigliante.



La curiosità, e la memoria visiva, di qualcuno s'è messa in moto, e a poca distanza dall'uscita del DVD, in rete hanno iniziato a circolare il suggestivo montaggio sincronizzato dell'ultima parte di 2001: Odissea nello spazio (Giove e oltre l'infinito) con Echoes, lungo ed evocativo brano di chiusura dell'album Meddle. Una cosa che colpisce l'attenzione, ancor prima di vedere il video, è la durata identica del segmento finale del film e della canzone (entrambe sui 23 minuti e 30 secondi). Trattandosi di una lunga durata, è una coincidenza davvero singolare.


Le somiglianze più rilevanti hanno luogo alla fine della prima strofa cantata (4:54), che ben si intona con le immagini psichedeliche del viaggio verso l'infinito. Subito dopo (11:05) il registro musicale cambia, diventando quasi inquietante, e sembra adattarsi allo spettrale paesaggio. Interessante  il crescendo che inizia al minuto 16:50, e il rientro in stanza dell'anziano signore (19:08), e il cambiamento riscontrabile nella canzone tra l'inquadratura finale nella stanza sul monolite (22:05), e successiva congiuntura col ritorno allo spazio che in qualche modo ricorda quanto sentito in volo dal minuto 11:05 fino circa alla metà del minuto 14.

Roger Waters, e gli altri membri della band, si sono sempre limitati a definire il tutto come puramente casuale, anche se hanno riconosciuto che, per quanto fortuite, si tratta di sincronie evidenti. E' anche probabile che molto sia legato a fenomeni di suggestione. Questo non ha però fermato la fantasia e la curiosità, del resto l'ipotesi che i Pink Floyd abbiano potuto lavorare a uno dei capolavori massimi della storia del cinema, è come minimo affascinante. Ma per quanto affascinante, la leggenda è facilmente sfatabile. Per quanto, da un punto di vista strettamente teorico, Echoes possa essere stata registrata anni prima, e pubblicata solo dopo nel 1971, il film di Kubrick è stato finito di girare sicuramente a dicembre 1967. A quell'epoca i Pink Floyd avevano realizzato solo un album (The Piper at the Gates of Dawn) e un paio di singoli. Viene molto difficile credere che Kubrick potesse affidare a una band ancora poco matura, un compito così arduo e delicato come la colonna sonora di un film come 2001: Odissea nello spazio. Da sottolineare anche il gusto di Kubrick per la musica con orchestra, e in generale per quella classica, scelta molto ricorrente nei suoi film, e che rende ancora meno probabile un contatto tra il gruppo inglese e il regista. Va anche ricordato che all'epoca il leader era ancora Syd Barrett, con l'immagine pubblica della band troppo spesso legata ai suoi abusi di LSD, e quindi probabilmente sconveniente per una produzione cinematografica di quel calibro.

E' stata anche negata la possibilità che Echoes potesse essere anche “solo” un omaggio al film, ipotesi meno affascinante ma sicuramente più probabile. A detta di Waters, i costi di una strumentazione che permettesse di suonare in sincronia con delle immagini, erano all'epoca improponibili per la band. Aldilà di queste smentite, e del fatto che comunque i costi di tali apparecchiature erano davvero inarrivabili, visto la loro esperienza, per la colonna sonora del film More nel 1969 e Zabriskie Point nel 1970, non è del tutto impossibile che, almeno nei cambi di registro chiave della canzone, ci possa essere un legame visivo. Del resto, visto le abilità tecniche e il talento dei Pink Floyd, anche senza le immagini del film durante le registrazioni, non sarebbe stato di certo qualcosa di sicuramente infattibile.

Almeno a parole, i Pink Floyd lasciano comunque poco spazio a discussioni, relegando Echoes e il finale di 2001 nello scatolone delle leggende cinematografiche, che gli appassionati di cinema (e di musica) possono dibattere liberamente, facendosi una qualsiasi opinione, anche la più fantasiosa. E magari sorridendo al pensiero che Echoes, oltre a essere la canzone di chiusura di Meddle, è anche il titolo di un album raccolta del gruppo, appunto “Echoes: The Best of Pink Floyd”, pubblicato per puro caso proprio nel 2001.

Commenti

  1. Inchiesta interessante e completa. Per me adesso l'unico problema è stabilire il perché, da quel che rimane dei Pink Floyd, si ostenti la teoria della casualità di fronte a cotanta evidenza. Il caso ha dei limiti ampiamente superati in questo episodio.

    Francesco Gerardo Marra

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  2. Mikhail, come ti posso contattare in privato? sono anche su google+. Grazie!
    Simone (www.2001italia.it)

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    1. Anche Google+ va bene, ti ho aggiunto ai contatti.

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